Rapine e furti nelle case, smantellata la banda degli albanesi

TERAMO – Si erano specializzati nelle rapine e furti nelle abitazioni delle zone a cavallo tra le province di Teramo e Ascoli. Avevano posto le proprie ‘basi operative’ in alcuni alberghi e abitazioni private di Martinsicuro e Alba Adriatica e da qui si muovevano per colpire, ora nell’Ascolano, ora nel Teramano, in Val Vibrata in particolare, e qui facevano rientro poi per trovare rifugio e gestire le spartizioni dei bottini. La banda era composta da almeno una quindicina di elementi, tutti intercambiabili e organizzata secondo un modello che ne faceva una precisa macchina operativa, che è riuscita nel corso degli ultimi mesi a racimolare anche ingenti quantitativi di oggetti di valore, denaro, preziosi, opere d’arte. La magistratura ascolana, al termine della indagini condotte in sinergia dagli agenti delle squadre mobili di Teramo e Ascoli, ha individuato e chiesto l’arresto di 11 cittadini albanesi, accusati di associazione a delinquere finalizzata ai furti e alle rapine. L’operazione è scattata la scorsa notte e i poliziotti sono riusciti a notificare le ordinanze di custodia cautelare a tre cittadini extracomunitari tra i 26 e i 33 anni, residenti sulla costa teramana, che sono stati trasferiti nel carcere di Castrogno a disposizione del magistrato. Le indagini sono riuscite a ricostruire nei dettagli il modus operandi della banda, che si muoveva ad esempio con autovetture di grossa cilindrata rubate oppure con mezzi presi a noleggio presso ditte della zona. E’ stato grazie anche al montitoraggio dei movimenti di questi mezzi che ha permesso di individuare tutti i componenti del sodalizio criminale. Sono in corso, su tutto il territorio nazionale ed internazionale, le ricerche per rintracciare gli altri albanese, otto, a cui notificare gli arresti.

Gli arrestati. La squadra mobile di Ascoli Piceno ha tratto in arresto Roland Cela, 33 anni, e Aleks Leka (29), mentre la squadra mobile di Teramo ha arrestato Bernard Pjetri (26).

I furti. Al gruppo criminale sono stati attribuiti 12 furti in abitazione, di cui uno anche con asportazione di un’autovettura, una rapina in abitazione nonché la ricettazione di altre 3 macchine. È stata recuperata una parte ingente della refurtiva. Benché tutti hanno dimostrato di possedere una particolare scaltrezza e spregiudicatezza nel consumare i furti e le rapine in abitazioni, alcuni di questi annoverano una lunga esperienza criminale potendo contare su oltre 100 furti commessi. Roland Cela può essere considerato come il capo dell’organizzazione, noto nel gruppo per il suo coraggio e la sua bravura nella guida delle autovetture rubate, disposto a manovre di qualsiasi genere pur di sfuggire alla cattura e garantire all’associazione il possesso definitivo dei bottini, manifestando la totale assenza di scrupoli per l’incolumità degli utenti della strada. Il modus operandi del gruppo era quello di usare un’autovettura pulita con il compito di effettuare i sopralluoghi alle abitazioni e quando iniziava la penombra, prendevano le auto rubate per effettuare i loro raid. I proventi delle attività delittuose venivano in parte utilizzati  per dare assistenza economica agli amici che finivano in carcere, funzionando di fatto come una sorta di società di mutuo soccorso ed in parte venivano spesi per vacanze in resort lussuosi di località turistiche.